martedì 26 maggio 2015

Lo strano caso della Guarnitura Sport del 1971


Nel Novembre 1971 esce il supplemento del catalogo 16 (uscito nel 1968). Composto da 12 pagine, esso mostrava le componenti inserite nella produzione Campagnolo in quei ultimi 3 anni.
In questo catalogo compare per la prima ed ultima volta il "Gruppo Centrale Sport": infatti, già dal successivo catalogo (il 17 uscito nel 1974) di questo gruppo non c'è neanche l'ombra. Pare infatti che questo gruppo centrale venne messo in produzione per bici di medio-bassa gamma, come a completare una sorta di gruppo "Sport" (il deragliatore anteriore risaliva al 1951, il cambio venne prodotto dal 1952, mentre la serie sterzo venne aggiunta proprio a partire dal 1971), ma non venne apprezzato dal pubblico e le scarse vendite portarono a interrompere la produzione già nel 1972.
Pagina del catalogo 16 supplemento in cui compare il "Gruppo Sport"

La guarnitura (3320), in particolare, differiva molto dall'altra guarnitura in produzione nell'azienda Vicentina (la Record), a partire dal numero di bracci del ragno, non 5 ma 3, fra l'altro alleggeriti. Il corpo era abbastanza pesante, essendo in acciaio cromato (la cromatura tendeva a saltare in caso di botte o graffi, con conseguente ruggine), mentre le corone erano in alluminio; quest'ultime erano disponibili solo nelle combinazioni 42-49, 42-50, 42-51, 42-52, 42-53 come set doppi, probabilmente per la misura anomala del girobulloni,116 mm, dovuto ai 3 bracci. Sulle pedivelle, scanalate, campeggia lo stemma alato Campagnolo nella parte superiore, mentre in quella inferiore è indicata la filettatura per i pedali (9/16 X 20F).
Dettaglio: dustcap e stemma alato
Probabilmente la stessa scanalatura sulle pedivelle e i 3 bracci del ragno alleggeriti erano soluzioni utilizzate per cercare di contenere il peso un po' troppo elevato e non solo estetiche. Proprio la struttura in acciaio cromato, insieme alla forma diciamo "atipica" (ma anche piccoli dettagli come le viti di serraggio delle corone per nulla lavorate usate al posto delle usuali boccole) richiamava molto le guarniture a chiavelle presenti sulle bici sportive mezzo-corsa o corsa di bassa gamma e probabilmente fu questa a causa del suo scarso successo: chi poteva permettersi una guarnitura Campagnolo, tendeva ad acquistare una guarnitura Record, mentre chi aveva pretese più basse preferiva vertere verso una guarnitura, magari a chiavelle, più economica; in questo modo la Sport del 1971 si trovò in mezzo e praticamente non si inserì mai nel mercato.

Dettaglio: filettatura dei pedali
Senza nulla togliere alla qualità dei materiali o della lavorazione, oggi è certamente molto sopravvalutata, almeno per quanto riguarda i prezzi che girano fra i mercatini, online e non. Viene infatti considerata una guarnitura "rara" (provare a cercare su ebay per credere!) probabilmente a causa del suo scarso successo al momento della sua uscita, ma va ricordato che è una guarnitura di media-bassa gamma e come tale si porta dietro i problemi del caso, dalla pesantezza alla formazione di ruggine in caso saltasse la cromatura e sebbene, come già detto, il design è tutto sommato interessante, anche un occhio poco esperto nota una lavorazione non elaborata o, comunque abbastanza sbrigativa.

Così, anche se con un ritardo di qualche dozzina di anni, questa guarnitura s'è presa la sua vendetta passando da insuccesso totale a oggetto ricercato in tutto il mondo. Lo strano caso della guarnitura Sport del 1971 è proprio la sua storia!
di Giacomo Resci